domenica 11 novembre 2012

Time for reflections.

Spesso, pensando al più e al meno, ci vengono in mente cose assurdamente reali.
C'è chi pensa al proprio futuro e si ritrova con tante idee ed un pugno di nulla, chi pensa al passato più o meno felicemente cercando di aggrapparvisi e di non dimenticare nemmeno un singolo istante... ma al presente qualcuno ci pensa?

Strano vero? Come si fa a non pensare al momento che si sta vivendo? Eppure pensateci, funziona così: la nostra esistenza è sempre legata ad altri momenti.
"L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene e il presente ci sfugge" dice Gustave Flaubert. Io penso sia esattamente così, e la mia spiegazione al fatto che non pensiamo al presente è perché siamo tutti un po' "oraziani", ossia cerchiamo di vivere alla giornata, di seguire la massima del "Carpe diem": non importa quel che sarà fondamentalmente, importa ciò che il cuore sceglie per noi in ogni istante, che alla fine è anche ciò da cui dipenderanno quegli eventi passati dai quali non sappiamo slegarci.

In ogni caso, sono partita oggi da questa riflessione pseudo-filosofica per arrivare al punto di dire: ok, non me ne frega niente di ciò che la gente pensa di me (che probabilmente ci azzecca poco con tutto quello che ho appena detto, ma dettagli). O meglio, perché voglio convincermi che questa sia la scelta migliore. Irrazionalmente so che è la verità, ma razionalmente non sono così stronza da fregarmene di tutto e tutti. Ad esempio so che ci sono (come per ognuno di noi) alcune persone che proprio non mi tollerano. Di alcune davvero non m'interesso minimamente, ma ce ne sono altre, vecchi amici, terzi che so nemmeno mi conoscono realmente, di cui mi importa molto.
Per quanto riguarda i suddetti "ex-amici" mi chiedo quale sia il motivo di quest'odio totalizzante, scatenato magari da eventi futili e di pressocché nulla importanza.
In questi diciannove anni di vita ho imparato però che con gli amici, quelli veri, si litiga, si litiga in continuazione ed anche per le cose più stupide, si arriva al punto di non rivolgersi più la parola per settimane, mesi, anni. Ma nel caso in cui si parli di un'amicizia con la "A" maiuscola, prima o poi ci si ritrova, si chiariscono malintesi, incomprensioni, ci si abbraccia e si va avanti, a testa alta e con un gran sorriso, come non fosse successo nulla. Purtroppo non accade spesso, l'orgoglio è un difetto che può complicare (e non poco) le cose.
Parlando invece degli sconosciuti, o di conoscenti "di vista", nei cui occhi si può leggere un odio profondo verso di sé che non si sa assolutamente interpretare dico che... non lo so. Mi è capitato di avere dei pregiudizi su alcune persone che non conoscevo di persona, ma il più delle volte si sono rivelati erronei, perché chi magari sembra uno snobbone con la puzza sotto il naso in realtà è la persona più buona e semplice del mondo ed allo stesso modo chi invece mostra un'aria innocente si rivela essere esattamente il contrario... Insomma, il mondo è bello perché è vario, si dice. Bene, allora consiglio a tutti di aspettare sempre a tirare conclusioni affrettate, a dare etichette e a giudicare coloro che non conoscete davvero.
Il caso più conosciuto di "odio" verso sconosciuti o conoscenti è il nuovo/la nuova ragazzo/a dell'/della ex.  SEMPRE. Dai, non ditemi che non vi è mai capitato di pensare "Va' sta stronza... la odio, come fa lui ad essersi messo con una così?" e viceversa per gli uomini. Io sarò sincera e vi dirò, mi è capitato. Molte volte. Addirittura, quando il mio ex si è messo con la mia migliore amica l'ho pensato di lei (ma forse questa è una cosa normale). In ogni caso, sono passata dalla parte di quella che odia e anche dall'essere odiata. In particolare, ora che so di per certo di essere odiata, mi rendo conto di quanto il passato condizioni quest'odio (ed eccolo il riaggancio a tutto quel popò di filosofia iniziale)!
Per farvi capire meglio dovrei mettermi qui e raccontare tuuuuuutta la storia, ma sarebbe davvero molto lunga, e qui non vorrei annoiare nessuno più di quel che forse sto già facendo.
Nel caso in cui vi interessi fatemelo sapere ;)

E il vostro punto di vista su quest'argomento qual è?
Fatemi sapere, un beso.
Al prossimo post! ;)

Bea.


3 commenti:

  1. Ho colto il tuo spunto di riflessione (molto interessante, mi piace sempre di più come scrivi... mi ricordi un po' me quando avevo la tua età) e ho provato a risponderti qui.
    http://monologhidellamarmotta.blogspot.it/2012/11/carpe-diem-forse.html
    Aspetto nuovi spunti, a presto :)

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  2. Grazie Lucy, ti ho appena risposto! Un bacione!

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  3. Bea... non riesco a trovare quel che mi hai scritto, mi sento cretinerrima! :(

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