mercoledì 28 novembre 2012

Diari, pensieri e dintorni.

Heilà gente, buonasera!
Giorni fa, parlando con un mio amico del più e del meno al bar, mi è caduta la borsa (che ovviamente era aperta) e ne è uscito il mio diario. Non è forse corretto chiamarlo diario, è più un taccuino sul quale mi capita spesso di inserire pensieri, frasi che mi colpiscono, descrivere strane situazioni in cui mi trovo.
Comunque, il fatto è che il mio amico l'ha raccolto ed ha iniziato a sfogliarlo, al che gli ho chiesto di restituirmelo perché è una cosa fra me e me stessa, una cosa intima, che non mi va venga letta da altri nonostante non contenga nozioni di chissà quale importanza.

Da questa situazione è nata una discussione, in cui questo ragazzo ha sostenuto che solamente le persone sole tengono un diario. "Non è esattamente così", gli ho risposto con tutto il mio disappunto. Avrei voluto iniziare una pantomima epica sul perché e per come tengo questo taccuino, ma non l'ho fatto perché sinceramente mi ha dato abbastanza fastidio la sua constatazione.
Non mi ritengo una  persona sola, anzi, sono circondata da amici e persone che, nonostante tutto, so mi vogliono un gran bene e alle quali viceversa ne voglio molto. E tengo un "diario". E quindi? C'è qualcosa che non torna.

Mi piace avere un angolo solo per me stessa nella mia vita, in cui posso divagare e sfogare i miei pensieri, la mia rabbia, la mia felicità e mi piace sia solo una cosa mia, a cui nessuno può accedere. Penso che ognuno di noi lo faccia, in un modo o nell'altro, semplicemente io preferisco mettere il tutto per iscritto, perché mi piace andare a rileggere le vecchie pagine, rivivere quelle sensazioni di cui ho scritto in passato, magari sorriderne.

A voi non è mai successo? Non tenete per voi solamente alcune riflessioni, alcuni pensieri che non volete far conoscere agli altri? Sono curiosa di sapere che ne pensate.
Fatemi sapere :)
Baci, in una giornata di pioggia,
Bea.

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